La riqualifica della zona nord di Milano passa sempre di più da Affori. Il quartiere principale del municipio IX è infatti al centro di alcune opere di ristrutturazione e rinnovo, rendendola un luogo ideale per andarci a vivere.
A beneficiarne è il Parco di Villa Litta, vero e proprio fiore all’occhiello di tutta la città.
Da novembre scorso sono partiti alcuni lavori per ampliare l’area verde e migliorare l’intera zona. Oggi iniziano a intravvedersi i risultati, il cui completamento è inserito nell’agenda dell’assessore Granelli come assoluta priorità.
Chiesetta degli Appestati, un segreto dentro il Parco
Durante l’epidemia di peste del 1630 la famiglia Litta Modigliani fece erigere una piccola cappella in memoria dei morti e dei malati. La peste di manzoniana memoria è uno dei simboli della storia di Milano, della sua resistenza e capacità di rialzarsi trovando il buono anche nei momenti di difficoltà. L’epidemia colpì il 26% della popolazione milanese e proprio per questo divenne tradizione erigere queste edicole commemorative.
La Chiesetta degli Appestati di Affori è proprio il simbolo di questa storia, tanto da essere stata per decenni un punto di ritrovo e di preghiera. Negli ultimi anni è stata colpevolmente abbandonata, nascosta da cemento, vegetazione non curata e soprattutto mai mantenuta o restaurata, tanto da essere un elemento quasi sconosciuto ai più. Ecco allora che i nuovi lavori non possono che significare una rinascita e una ripresa, non casualmente proprio dopo una nuova pandemia.
Ampliamento del Parco di Villa Litta
Il restauro della Cappella è all’interno di un più ampio progetto di riqualifica di tutta la zona, con al centro l’ampliamento del Parco di Villa Litta. L’idea è quella di sostituire i desueti muri di cemento con più moderne recinzioni semitrasparenti, in modo da dare continuità visiva al giardino della Villa.
Oltre alla riqualifica dell’area verde, in larga parte già completata, è stata ora annunciata una seconda parte del progetto. Lo scopo è quello di collegare il parco con il distretto della Bovisasca, oltre la ferrovia. Una sorta di passerella che amplierà e migliorerà gli ingressi al Parco, perseguendo l’obiettivo di una Milano green e sostenibile.