Centro culturale, meta turistica, oggetto di studio e interesse, Villa Litta rappresenta anche l’area green di Milano Nord. Con il suo parco di oltre 100000 metri quadri, Villa Litta è il vero e proprio polmone di Affori, l’area più verde di tutta Milano.
Al suo interno si trovano le attrezzature più svariate: dalle immense aree giochi per bambini, passando per un campo da calcio, fino ad arrivare ai due campi da gioco polivalenti per pallavolo e pallacanestro. Una zona verde che abbraccia la meravigliosa villa tardo seicentesca, in un connubio di arte e natura unico per la città di Milano.
Il Parco di Villa Litta: una storia internazionale
Questa meravigliosa zona verde presenta una storia di trasformazioni di stile di carattere internazionale. Nasce infatti come giardino all’italiana della Villa: caratterizzato da una suddivisione geometrica degli spazi realizzata grazie a filari alberati e siepi, è conosciuto anche come giardino formale proprio per la sua impostazione ferma e precisa.
Nei due secoli successivi, con i passaggi di proprietà della Villa e l’ampliarsi dello spazio circostante, lo stile formale lascia il posto al giardino all’inglese. Alle forme geometriche e simmetriche subentra la paesaggistica, la volontà di non circoscrivere gli spazi ma di guardarli da differenti prospettive.
Una traccia di storia rimane nelle specie di alberi ancora presenti. Tra questi spiccano il gelso, soprattutto nella rarissima variante del gelso da carta. Questa pianta fu voluta da Ludovico Sforza in persona, il quale era letteralmente innamorato di questa affascinante rarità botanica.
Il Parco di Villa Litta e la Milano green
Se Affori può essere considerata la zona più verde di Milano, gran parte del merito va all’immenso giardino di Villa Litta. Un’area verde che combina arte e architettura, storia e modernità, svago e cultura.
Il Parco è infatti sede di spettacoli e concerti, soprattutto nel periodo estivo anche per addolcire il caldo torrido che si respira tra le strade trafficate. Agli spazi da gioco e ai viali alberati si aggiungono poi veri e propri pezzi di storia, come il complesso scultoreo “I Sirenei”. Costituito da due sfingi, due obelischi e due vasi poggiati su grandi basamenti, quest’opera di ispirazione egizia fu costruita nel XVIII secolo. Grazie al restauro operato nel 2012 è oggi ancora visibile e fotografabile, immerso tra i viali alberati del Parco.